Resoconto dell'iniziativa del 24 davanti all'inceneritore di Montale
Scritto da Administrator   
Friday 30 November 2007
Nella giornata di sabato 24 Novembre si è tenuto, davanti al termodistruttore di Montale (chiuso da fine luglio a causa di uno “sforamento” nelle emissioni inquinanti) un sit-in di protesta promosso dal Presidio Permanente “Giulio Maccacaro” per la non riapertura dell’ inceneritore di Montale - Comitato contro l’Inceneritore di Montale - Comitato PER IL NO all’ Inceneritore del Calice - Costituendo Comitato di Montemurlo - Coordinamento dei Comitati della Piana Fi-Po-Pt - Circoli Legambiente di Agliana/Quarrata – Collettivo Liberate gli Orsi, Pistoia – Associazione “Adelmo Santini ”, Agliana - Amici di Beppe Grillo, Pistoia - Confederazione Cobas, Pistoia – CUB, Pistoia - centro sociale k100 fuegos. La giornata, cominciata alle 7e30 del mattino, ha visto la partecipazione di più d’un centinaio di persone che, sfidando la pioggia ed il freddo, hanno deciso così di dare un segnale forte che andasse nella direzione della non riapertura di un impianto che da 30 anni vomita nell’aria sostanze nocive come diossine, metalli pesanti ecc…per tutto il giorno i cancelli dell’impianto sono stati presidiati dai manifestanti che hanno impedito ai camion carichi di rifiuti di entrare nel perimetro del termodistruttore; oltre ai blocchi, durante la giornata sono stati illustrati agli interessati i dati inerenti alla raccolta differenziata porta a porta sperimentale autorganizzata realizzata su un campione di 5 famiglie, iniziativa che, oltre a dimostrare la fattibilità di questa pratica, ha anche messo in luce numeri interessanti riguardo la percentuale di differenziato e indifferenziato che si discostano decisamente dai dati provinciali, dimostrando così la maggior sostenibilità di una raccolta differenziata “spinta” rispetto alla politica dell’incenerimento. Durante la mattinata è intervenuto poi anche Paul Connet, professore di biochimica alla Saint Lawrence University di Canton, New York, con un intervento che ha illustrato i danni che la politica inceneritorista comporta, non solo sotto il profilo sanitario ma anche sotto quello meramente economico. Molti sono stati gli attestati di solidarietà giunti da più parti. Durante tutta la giornata il presidio permanente, che si trova proprio davanti all’impianto ha offerto, oltre che riparo dalla pioggia, anche materiale informativo e qualche spuntino ai convenuti. La giornata del 24 vuol essere non il punto d’arrivo, ma una nuova ripartenza per una lotta, quella del presidio, che da ormai quattro mesi grazie all’aiuto delle/i tante/i si oppone alla riapertura ed al raddoppio di un impianto dannoso per l’ambiente e per la salute, buono solo per far cassa e riempire le tasche di amministratori compiacenti. La lotta non si ferma nonostante tutto, nonostante l’avviso d’avvio di un procedimento per occupazione e la possibilità di sgombero, nonostante le rassicurazioni di amministratori irresponsabili…Sarà dura, ma per loro!!!
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Ultimo aggiornamento ( Friday 30 November 2007 )