Lunedì 30, all'assemblea del consoglio comunale di Montale si discuteva l'aumento di capitale del cis spa; di seguito il testo del volantino distribuito.
Nella seduta del Consiglio comunale di Agliana del 23 giugno scorso, dedicata all’ aumento del capitale sociale del C.I.S. S.p.A., il sindaco Magnanensi ha affermato che l’ impianto di incenerimento del CIS “è redditizio solo a due condizioni : la presenza dei certificati verdi e la possibilità di incenerire il 25% dei rifiuti prodotti nell’ ATO “
E’ vero. Infatti gli impianti di incenerimento anche con recupero di calore e conseguente produzione di energia elettrica, sarebbero permanentemente in perdita se non arrivassero – dalle tasche dei cittadini - i soldi freschi dei CIP 6 / poi dei Certificati Verdi e delle Tariffe (TIA). Nel caso del CIS questa quantità di flusso monetario non è sufficiente. Per aumentare la quantità di rifiuti da bruciare ( urbani, assimilati e ospedalieri ), riparare i danni e ripianare i debiti c’è bisogno di un oneroso aumento del capitale sociale da parte dei comuni di Agliana, Quarrata e Montale, pagato ovviamente dai cittadini. Il Comune di Montale approverà stasera l’ aumento di capitale sociale per la propria quota pari a euro 174.938,55.
Per poter stare sul mercato, dunque, il CIS è “costretto” a bruciare la maggiore quantità possibile di rifiuti, violando le norme sulla loro gestione. Infatti la percentuale di raccolta differenziata dei tre comuni oscilla tra il 22 e il 24% mentre le norme prescrivono la quota minima del 35%. Dal momento che il comune di Montale è oggi inadempiente ( come quelli di Quarrata e Agliana), come farà a raggiungere il limite del 45% di raccolta differenziata che la legge fissa al 31 dicembre 2008, stabilendo nel contempo una “multa” pari al 20% del costo dello smaltimento nel caso che gli ATO ( e i comuni) non raggiungano tale percentuale ?
I cittadini devono quindi pagare : - Cip 6 o certificati verdi nella bolletta elettrica ( estorti in modo truffaldino in quanto lo Stato italiano considera i rifiuti come energia rinnovabile, violando le norme della Comunità europea); - la TIA che sta per essere aumentata; - il 20% del costo dello smaltimento, se non verrà raggiunto il 45% di Raccolta Differenziata entro il 31.12.08. Tutto questo quando la gran parte delle famiglie non riescono ad arrivare alla 4° settimana a causa dei bassissimi redditi. Inoltre noi cittadini dobbiamo pagare per un servizio che non viene effettuato (mancata raccolta differenziata ) e finanziare impianti come gli inceneritori che producono danni certi alla salute umana, all’ ambiente e all’ economia locale. Tutto questo quando ci sono alternative concrete disponibili : riduzione, raccolte differenziate, riutilizzo, riciclaggio, impiantistica meccanico-biologica.
Quando poi i cittadini decidono di aprire spazi di controinformazione, di crescita collettiva e di incontro – come nel caso del Presidio Giulio Maccacaro - non si trova di meglio che imporre il pagamento di un esoso balzello pari a Euro 4400 ( 800 + 2400 + 1200 ) per un campo incolto e pieno di rifiuti, nonostante più di 800 firme raccolte – tra queste quella di padre Alex Zanotelli - sotto la richiesta di uso gratuito. L’ ESERCIZIO DELLA DEMOCRAZIA E’ DUNQUE A PAGAMENTO ?
ASSEMBLEA PRESIDIO GIULIO MACCACARO PER LA CHIUSURA DELL’ INCENERITORE DI MONTALE
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