A Piero Razzoli, Sindaco di Montale
Caro Piero, approfitto della tua disponibilità al dialogo per parlarti del Presidio di fronte all’inceneritore.
Premetto che non condivido uno degli obbiettivi che si pone quel Presidio (il NO alla riapertura dell’inceneritore, perché – a mio parere – pur essendo d’accordo con la necessità di una cambiamento radicale della politica sui rifiuti, nell’immediato questo obbiettivo non corrisponde alla mia “etica della responsabilità”); aggiungo che, verso una parte delle persone che hanno costituito quel Presidio avevo un “pregiudizio”(e, come sai, i pregiudizi non aiutano un dialogo costruttivo), perché li vedo come simpatizzanti di persone come Fulvio Grimaldi (quando era giornalista del TG3 lo stimavo moltissimo anch’io, ma negli ultimi anni ha assunto posizioni (verso la stragrande maggioranza del movimento per la pace) che non condivido per niente e che considero frutto di fanatismo estremista.
Detto questo, mercoledì sera sono andato al Presidio per ascoltare il dialogo con Daniela Belliti e Giovanni Capecchi e devo dire che mi ha aiutato a capire meglio le persone che animano quel Presidio ed ho assistito ad un dialogo sicuramente costruttivo, a partire da Fabrizio Bestini che ha esposto le alternative all’incenerimento dei rifiuti(alternative che presuppongono un difficile cambiamento della società e del mondo in cui viviamo, che per essere realizzato hanno bisogno di tante cose e sicuramente del tempo necessario, ma(anche a mio parere) sono proposte per costruire una società più giusta e sostenibile. Giovanni Capecchi ha esposto la propria condivisione di tante proposte, senza scadere nell’opportunismo propagandistico e strumentalizzante. Daniela Belliti ha sostenuto le ragioni delle scelte fatte dalla Regione e a livello di area metropolitana sui rifiuti e anche la necessità di dare tutte le risposte alle giuste preoccupazioni di tante persone, determinate dalle vicende recenti(e anche passate) dell’inceneritore di Montale: nei suoi interventi (forse anche perché la conosco bene) ho sentito una certa sofferenza, determinata dalla consapevolezza che – per raggiungere il 55% di raccolta differenziata e per ridurre il 15% dei rifiuti (entro il 2010) – sarebbe necessario che (Regione, Province e Comuni) agissero con assai più determinazione e convinzione(e anche con risorse finanziarie assai più consistenti di quelle decise fin’ora). Inoltre, proprio perché la conosco da moltissimo tempo (siamo nati entrambi a Chiazzano e suo padre era un ferroviere comunista militante del PCI),sono a conoscenza della sua determinazione perché gli impegni(quelli scritti nell’ultimo comunicato stampa della Provincia) siano attuati seriamente e tempestivamente. Entrambi, anche da parte di chi ha sostenuto critiche e opinioni diverse, sono stati trattati in modo quasi affettuoso, anche perché hanno accettato il dialogo, che è sempre un fatto positivo e di arricchimento reciproco. Infine, mi ha colpito positivamente un giovane che, a nome dei partecipanti al Presidio, ha detto che quello è un luogo di confronto e di iniziativa contro l’incenerimento dei rifiuti, ma all’insegna della nonviolenza e – anche nel corteo di domani – faranno di tutto per evitare provocazioni e impedire gesti che non corrispondono all’etica della nonviolenza. Ti scrivo questa lettera perchè “mi sento in colpa” verso Alessandro e Mira(due amici che animano il Presidio), che mi hanno chiesto se volevo firmare la Petizione che ti invieranno per chiedere il “comodato d’uso gratuito” del pezzetto di campo(di proprietà del Comune) che stanno utilizzando e (sbagliando) ho risposto no: in effetti è una richiesta giusta, il loro impegno e le loro convinzioni non possono essere penalizzate con cifre incredibili di 700 euro al mese per un pezzetto di campo con le erbacce(ce ne fossero persone e giovani che invece di pensare solo a se stessi, pensano a cambiare la società ed il mondo per renderlo più giusto e sostenibile) e non credo che sia possibile appellarsi a Regolamenti Comunali, come se quel Presidio non fosse un fatto eccezionale (come quelli vissuti, in passato, di fronte ad alcune fabbriche di Montale e non credo che, in quelle situazioni i precedenti Sindaci hanno applicato i Regolamenti; inoltre, in questo caso, si tratta di un pezzetto di campo con le erbacce e non è paragonabile all’uso di una piazza pubblica). Insomma, con questa lettera, aggiungo la mia firma a quella Petizioneche ti porteranno e ti chiedo di concedere l’uso gratuito, perché mi sembra giusto e anche perché è con questi gesti che si favorisce un dialogo costruttivo tra Istituzioni democratiche e persone che protestano a sostegno di proposte diverse.
Un cordiale saluto. Giuliano Ciampolini Aggiungi ai preferiti (6) | Riporta quest'articolo sul tuo sito! | Visualizzazioni: 1634
Solo gli utenti registrati possono scrivere commenti. Effettua il logi o registrati. Powered by AkoComment Tweaked Special Edition v.1.4.6 AkoComment © Copyright 2004 by Arthur Konze - www.mamboportal.com All right reserved |