L'inceneritore di Montale sfora nuovamente...comunicato stampa del presidio
Scritto da Administrator   
Thursday 09 October 2008
Dunque ci risiamo !  L’ inceneritore di Montale – che come tutti gli inceneritori  non  termovalorizza un bel niente, anzi  termodistrugge  grandi quantità di materia ed energia preziose -   è stato spento  da venerdì 3 ottobre,  per aver superato le soglie di emissione per  diossine e furani. Soglie minime imposte dalle norme ma che  tuttavia  non garantiscono per nulla la salute dei lavoratori del CIS e  degli abitanti della piana, a causa dell’ accumulo delle sostanze nocive nelle matrici biologiche e ambientali.
Le  domande  che  ci facciamo sono tante : da quanto tempo sono state superate le soglie di “alarm”?  qual’ è la tempestività e quale  la  qualità dei controlli?   Se  nel  caso del superamento  del maggio 2007 ( peraltro reso noto solo il 18 luglio )  si era  addebitata  ogni  responsabilità alla ditta Gale fornitrice  dei filtri in carbone attivo e se tale ditta è stata sostituita, come mai il problema si ripresenta  allo stesso modo?  Non sarà che  i sistemi di abbattimento non riescono  a essere efficaci? Non sarà che la combustione dei rifiuti attraverso il loro incenerimento implica emissioni  non controllabili di diossine, furani, metalli pesanti – alcuni dei quali sicuramente cancerogeni – nanoparticelle  e quindi danni certi alla salute delle popolazioni e  alle catene  trofiche ?

Le risposte sono, invece, semplici e chiare e sono quelle che abbiamo  dato da sempre, in sintonia con  tecnici, scienziati e medici indipendenti e liberi da  vincoli  monetari e lobbistici :   si può concretamente abbandonare  la “filiera” dell’ incenerimento dei rifiuti ( comprese la scellerata scelta di bruciare le biomasse )  dal momento che  esistono modalità di trattamento non legato alla combustione : riutilizzo, riciclaggio, compostaggio, soluzioni che non hanno effetti negativi sulla salute umana e che hanno il pregio di  produrre occupazione e di lasciare i soldi  spesi  dalla collettività  all’ interno dell’ economia locale. E costano meno ( che l’ incenerimento abbia costi altissimi per la collettività, è dimostrato inequivocabilmente dal fatto che le aziende che gestiscono gli inceneritori hanno avuto bisogno e hanno bisogno di finanziamenti pubblici - prelevati dalle nostre tasche attraverso la bolletta elettrica (   CIP 6 ) e la tariffa, per poter fare profitti ). Ma – una domanda  sorge spontanea -  alle pubbliche amministrazioni e ai governi interessa più la salute dei cittadini o invece i profitti delle  aziende e delle corporazioni impiantistiche ?
L’altra  ragione – accanto a quella nocività/salute -  è che la modalità  NO INCENERIMENTO di affrontare e trattare la questione rifiuti, risponde al problema  centrale di questa nostra epoca : risparmiare energia e materia, in quanto favorisce produzioni pulite,  allungamento della durata  di  vita dei prodotti, una economia  ecologicamente e socialmente responsabile.
Da  che parte stanno  i sindaci ( tutori della salute pubblica, secondo le norme  e il patto sociale ), la classe  politica, gli assessori, i presidenti……. : dalla parte dei cittadini o dalla parte del profitto e del malaffare ?
Noi siamo “costretti” da sempre a  scegliere la salute  nostra, dei nostri figli e del territorio. Ma abbiamo anche scelto con lungimiranza  la strada della saggezza  di un’ altra economia non solo possibile ma inevitabile, stante la catastrofe ecoenergetica, sanitaria, alimentare e economica a cui questo sistema ci sta portando. E’ per questo che PRETENDIAMO  LA CHIUSURA DELL’ INCENERITORE DI MONTALE  A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA, E L’ AVVIO DEL CICLO RIDUZIONE, RIUTILIZZO, RICICLAGGIO - PREVISTO PERALTRO DALLE LEGGI - A PARTIRE DALLA SEPARAZIONE FRAZIONE UMIDA (ORGANICO) / FRAZIONE SECCA E DA RACCOLTE DIFFERENZIATE ESTESE  CON IL SISTEMA PORTA A PORTA : I COMUNI DEL CIS, ALL’ OMBRA DELL’ INCENERITORE, RAGGIUNGONO A MALAPENA  IL 23/24 % MENTRE AVREBBERO GIA’ DOVUTO RAGGIUNGERE IL 35% E DOVRANNO RAGGIUNGERE ENTRO IL DICEMBRE DI QUEST’ ANNO IL 45% (RICORDIAMO CHE MOLTI COMUNI ITALIANI RAGGIUNGONO TRANQUILLAMENTE IL 60/70%).

COLLETTIVO LIBERATE  GLI ORSI
ASSEMBLEA EX PRESIDIO  “GIULIO MACCACARO”

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Ultimo aggiornamento ( Thursday 09 October 2008 )